sapere nulla e nulla sapere

Ci sono giorni in cui mi sembra di non sapere nulla. 
E magari sono gli stessi giorni in cui un amico si confida e/o mi chiede consiglio 
su una cosa delicata. Ed io rispondo cercando di rassicurare, 
dove devo, spronare, dove devo, consigliare quanto meglio posso, dove devo. 

Vorrei essere in grado di farlo anche con me stesso. Perché ci sono giorni
in cui davvero vorrei avere un consiglio. E sapere se sbaglio (non in generale, caro lettore vagante/casuale,
perché so che in generale “tutti sbagliamo”… io qui mi riferisco a situazioni particolari…).
Alcune questioni sono così incerte, proprio perché riguardano gli esseri umani, che qualunque consiglio
vale quanto aggiungere una goccia al mare.
Non metto in discussione il fatto che confidarsi faccia sì che si (rin)saldino i rapporti d’amicizia e che faccia sentire meno soli.
Abbiamo bisogno di dare e ricevere fiducia.
E’ solo che, a volte, uno vorrebbe sapere con certezza come comportarsi.
Ma è impossibile, perché due cose ci saranno sempre ignote: il futuro e gli animi umani.

Dunque tutto questo discorso è una pippa mentale… alè!